Cosa cerchiamo

Quali monumenti

Per MEMO ci interessano pressoché tutti i tipi di memorie: monumenti, lapidi, cippi, pietre d'inciampo, croci, tabernacoli, sepolcri, sacrari, ma anche murali, alberi o ex-voto.

Attenzione: non accettiamo però targhe meramente toponomastiche o di dedica di edifici o parti di essi, accettiamo oggetti di questo tipo soltanto se travalicano la sola funzione di indicazione di vie, piazze, ponti o sale. Ovvero, come criterio generale, se oltre all'indicazione recano scritte o altre forme di espressione che le rendano di pari valore testimoniale alle classiche lapidi: oltre all'indicazione deve esserci almeno una dozzina di parole a corredarne il significato.

Capita che vi siano alcune zone usate dai partigiani ed ancora visibili, come ex campi base nei boschi o in alta montagna. Censiamo queste memorie solo se sono accompagnate da targhe o pannelli esplicativi in loco.

In linea generale censiamo solo memorie durevoli, stabili e pensate per essere permanenti.
Il materiale minimo che ci serve per censire un monumento è la posizione esatta e delle fotografie.

Quali percorsi

Vanno bene tutti i tipi di itinerario, sia percorribili a piedi che altrimenti, come percorsi ciclabili, automobilistici e ippovie.

Attenzione: accettiamo solo percorsi che riguardino comprovatamente i nostri temi e che siano stati promossi da parte delle istituzioni, come amministrazioni comunali e pro-loco, o da parte di associazioni, come ANPI e CAI.

Il materiale minimo che ci serve per censire un percorso è la traccia GPX oppure una mappa dettagliata.

Fotografie

Soprattutto per i monumenti abbiamo bisogno di fotografie che abbiano un carattere documentale, che quindi rappresentino il monumento nel suo ambiente con scatti panoramici oltre a scatti che permettano di cogliere eventuali dettagli importanti. È molto importante avere fotografie che rendano leggibili i testi inclusi.

Per il loro carattere documentale le fotografie non dovrebbero essere ritoccate digitalmente se non per correggere difetti che ne impediscano la piena fruizione. Va bene correggere l'inquadratura, ruotandola o riducendola, ma non molto altro. Non accettiamo fotografie con artefatti, ad esempio con la data in sovraimpressione.

In generale preferiamo fotografie della più alta risoluzione possibile e, sia per motivi documentali che di tutela della privacy, che siano sgombri da persone.

Attenzione: accettiamo solo fotografie originali, non accettiamo fotografie che non siano state scattate da voi o sulle quali non abbiate alcun diritto.

Per le fotografie la licenza che MEMO propone come standard è la Creative Commons - Attribuzione 4.0, per massimizzare la diffusione. Questa licenza permette il riuso dei vostri scatti da chiunque e per qualsiasi motivo, anche a fini commerciali, purché ve ne dia credito in maniera esplicita. Potete in alternativa scegliere la classica licenza "tutti i diritti riservati".

I temi

Vogliamo popolare MEMO con monumenti e percorsi che riguardano i temi della Resistenza e della Liberazione in senso ampio.

Più in dettaglio cerchiamo tutto quello che riguardi l'antifascismo pre-resistenziale, a partire dall'inizio, ovvero dal 1919 e dunque le barricate, le violenze dello squadrismo, le persecuzioni verso gli antifascisti e le antifasciste.

Ci interessano poi gli anni del regime fascista, con la repressione, le carceri ed il confino, il fuoriuscitismo, la stampa clandestina, le attività di cospirazione, le violenze e la deportazione razziale, le attività di chi aiutò i ricercati dal fascismo, la deportazione politica e civile.

Degli anni della guerra vogliamo trovare le memorie di pietra che riguardano le battaglie degli Alleati, ma anche i bombardamenti, i campi di prigionia, le vittime civili, i disertori degli eserciti dell'Asse, il lavoro coatto e in generale tutte le vessazioni patite dalla popolazione a causa della guerra, indipendentemente da chi le ha causate.

Della Resistenza ci interessa tutto! Persone, luoghi, azioni e formazioni del partigianato, gli scioperi e le insurrezioni, la resistenza civile e le manifestazioni popolari avverse al regime, le zone libere, le radio clandestine, l'esercito cobelligerante italiano e il Corpo Volontari della Libertà. Ci interessa chi ha fatto il partigiano e la partigiana in Italia, anche se di provenienza straniera, come molti ex-prigionieri alleati, ma ci interessano anche le italiane e gli italiani che hanno fatto la Resistenza all'estero, come nei Balcani o in Francia. In questo senso ci interessano anche le persone che dall'Italia hanno partecipato alla guerra civile di Spagna dalla parte repubblicana.

Naturalmente vogliamo includere il dramma degli Internati militari italiani e prima ancora degli episodi di resistenza dei soldati italiani a Cefalonia e nelle altre isole greche, oltre gli episodi di contrasto alla fase iniziale dell'occupazione tedesca messi in atto da militari e civili in Italia.

Infine, per quanto riguarda il dopoguerra, ci limiteremo allo sminamento che spesso venne fatto da ex-partigiani, al recupero di beni ed opere trafugate dagli occupanti, alle vittime di residuati bellici e agli atti di riconciliazione tipicamente provenienti da istituzioni tedesche o da eredi di chi ha commesso crimini di guerra.

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