dopo l'armistizio del 8 settembre 1943,caserme rosse divennero campo di transitoper militari italiani di ogni arma dell'esercito,della marina e dell'aereonauticacatturati dai tedeschi per essere deportati nei lager.chi si ribellava e tentava la fugaveniva fucilato senza pietà.giunti nei campi di prigioniaconobbero la furia distruttrice del nazismo.in memoria del sacrificio di quegli uomini,dimenticati eroi,rendiamo oggi onore ai cadutie riconoscenza ai sopravvissuti24 febbraio 2006regione emilia romagnaprovincia di bolognacomune di bolognaquartiere navilecomitati pro-rastrellaticomunità ebraica di bolognaassociazione nazionale ex internatiassociazione nazionale partigiani d'italia - sezione bologninacomitato unitario democratico antifascista della bolognina e del navile
anno 2006
cominciarono ad arrivare dapprima i carabinieriuomini colpevoli d'aver prestato un solo giuramentopoi civili, gente di toscana e delle marchestrappati con forza alle famigliee alla terra che li aveva visti nascere,per andare a morire, la maggior parte di loro,al di là del brenneroi carabinieri reali di stanza a romail 25 luglio su ordine del reavevano arrestato mussolinimigliaia di questi uominiche non si erano piegati alla repubblica fascista di salòfurono fatti disarmare dal maresciallo grazianinella notte tra il 6 e il 7 ottobre 1943dieci giorni prima del rastrellamento nazistanell'antico ghetto ebraico romanoprivati della libertà ma non della dignitàtransitarono a testa alta per caserme rosseverso i lager di hitlerdove combatterono l'ultima battaglia15 febbraio 2004regione emilia-romagnaprovincia di bolognacomune di bolognaquartiere navilecomitato pro-rastrellaticomunità ebraica di bolognacomitato unitario democratico antifascista della bolognina e del navileil 12 ottobre 1944 a seguito del bombardamento aereo alleatoil campo cessò l'attività iniziata dopo l'otto settembre '43
anno 2004
li chiamarono rastrellatierano migliaia di uomini di tutte le etàconcentrati in questo campo di smistamentoprima stazione di una via crucisverso i lager nazistiqui alle caserme rosseconobbero il braccio violentodell'oppressoree il cuore di bolognaoffrì pane asilo solidarietà amiciziarestituendo la speranzadi un avvenire di libertà e di pace25 luglio 1983regione emilia-romagnaprovincia di bolognacomune di bolognacomitato provincialedella resistenzae della lotta di liberazionecomitato pro-rastrellatinel 40° anniversario della caduta del fascismo
anno 1983
il 12 ottobre 1944 anche il campo di prigionia delle caserme rosse divenneobiettivo dei bombardamenti alleati che – sul lager di bologna – scaricarono750 ordigni a frammentazione da 100 libbre cadauno.vi furono molti morti e feriti, in città 400 persero la vita.il campo venne devastato al punto da obbligare l'abbandono.dopo 13 mesi si chiudeva così il più imponente campo di raccolta esmistamento voluto dai nazisti nell'italia occupata dopo l'8 settembre 1943.con il bombardamento cessarono i collegamenti automobilistici giornalierifra caserme rosse ed il lager di fossoli, dove – a partire dall'agosto 1944 –furono fatti transitare, in una tappa verso la germania di hitler, migliaiadi prigionieri provenienti da un'italia colpita dalla guerra e dalle barbariedi un occupante e di un oppressore senza pariche trovava nel solo fascismo di salo' la condivisione di tanta disumanità.oggi ricordiamo le vittime dei rastrellamenti, delle deportazioni e deibombardamenti che colpirono un popolo, ma non lo fiaccarono.gli italiani con il contributo degli alleatie con la lotta di resistenza al nazifascismo conquistarono la libertàla democrazia, la repubblica e la costituzione.per un avvenire di pace fra i popoli e di progresso sociale fra le gentipartendo da un'europa unita e solidale senza più guerre in seno.12 ottobre 2009 – il comune di bologna – quartiere navile pose nel 65° anniversario
anno 2009
il comune di sasso marconi è unito al quartiere navilenel ricordo della prigionia e della deportazione di civilinella seconda guerra mondiale.il triste cammino di questi sfortunati protagonisti vide il luogodi colle ameno a sasso marconi e di caserme rosse a bolognaquali primi anelli della catenadella reclusione e della deportazione.il lavoro comune nel mantenere viva la memoria parteda questi luoghi per la diffusione di una cultura di pace.13 ottobre 2007il presidente del quartiere navile claudio mazzantiil sindaco del comune di sasso marconi marilena fabbriunione europea
anno 2007
il prete dei lager don GIULIO SALMIarrivò nel febbraio 1944 qui alle caserme rosseincontrò decine di migliaia di rastrellatigiunti sporchi laceri affamati violentati dentrodopo aver visto le loro case bruciare le mogli i figli uccisinemmeno i vecchi furono salvatila furia nazifascista da s. anna di stazzema a marzabottorisparmiò solo i lavoratori per sfruttarlifino allo sfinimento e la morte nella germania di hitlerdopo la selezione che avveniva in questo luogo"uno", "due", "tre": erano i numeri scritti sul petto degli uominipotevano significare morte quasi sicura o speranza di salvezzadon giulio ed il dottor ANTONINO DE BIASE salvaronosottraendoli alla deportazione migliaia di uominiper la loro opera oggi l'italia è riconoscenteil dottor de biase scoperto dai nazistivenne duramente colpito, don giulio subì minacce e violenzepoi venne scacciatonon prima di aver portato a tutti i prigionieriil suo amore e la voce della speranza cristianadi pace e di fratellanza fra i popoli23 febbraio 2007regione emilia romagnacomune di bolognacomitato pro-rastrellatiprovincia di bolognaquartiere navilecomunità ebraica di bolognaassociazione nazionale partigiani d'italia - sezione bologninacomitato unitario democratico antifascista della bolognina e del navile
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Presenza
Questa memoria si trova nel luogo in cui avvennero i fatti a cui si riferisce.
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